venerdì 8 aprile 2011

RUGHE: UN PROBLEMA COSMETICO, COSMECEUTICO O DI MEDICINA ESTETICA?

Le rughe nella persona sono il segno evidente del passar del tempo e ne raccontano la storia. Naturale il desiderio di ostacolarle, cercando sempre di ridurne l’evidenza e la loro formazione. Con la cosmesi si è affrontata fi nora la problematica: principi attivi e creme hanno sempre fatto la parte del leone. Tuttavia il progresso scientifi co e la tecnologia hanno continuamente cercato, sviluppando nuovi principi attivi e sistemi di veicolazione trasdermica, di proporre novità maggiormente effi caci. La risoluzione defi nitiva non esiste; esiste invece la possibilità di diminuirne la profondità, ostacolarne il progredire e soprattutto prevenirle effi cacemente ritardandone la comparsa nel tempo. I radicali liberi e il sole rappresentano le cause che maggiormente contribuiscono a un aspetto rugoso del viso, evidenziandone la profondità e peggiorando l’estetica della persona. I radicali liberi, oltre che dal normale metabolismo cellulare, derivano da diversi fattori, quali l’alimentazione, i metalli pesanti, lo stress, il fumo, l’eccesso di alcol, di droghe e l’esposizione alle radiazioni ultraviolette, in particolare la radiazione UVA. Quindi un corretto stile di vita è fondamentale per ritardare l’insorgenza di rughe. Di giorno bisogna proteggersi sempre dalle radiazioni solari, anche con il cielo nuvoloso. È risaputo, infatti, che i raggi UVA penetrano più profondamente nello strato cutaneo ed essendo in grado di superare la barriera nuvolosa, arrivano a noi anche con il cielo coperto. Per ottenere una protezione effi cace il prodotto deve essere senza metalli pesanti: non ci deve essere il nickel, ma neanche il titanio biossido perché quest’ultimo libera radicali ossidrilici alla presenza di radiazione ultravioletta.

NOVITÀ NELLA FOTOPROTEZIONE: FILTRI INCAPSULATI IN NANOSTRUTTURE

Un lungo e freddo inverno lascia spazio alla bella stagione. Il sole torna fi nalmente a splendere sulla nostra pelle. È dunque tempo di prepararsi alla prossima abbronzatura. Mai come oggi è importante arrivare preparati all’appuntamento perché, se è vero che il sole è energia, calore e vita, non va dimenticato che esistono notevoli rischi connessi ad un’esposizione solare non corretta. Eritemi, scottature, invecchiamento precoce della pelle e tumori cutanei possono essere l’effetto di una mancata prevenzione. Ma come districarsi nel mare delle offerte più disparate di prodotti cosmetici? L’Unione Europea ha colmato negli ultimi anni le lacune legislative adottando una politica più restrittiva sul modello di quella australiana, la più rigorosa al mondo in materia di prevenzione degli effetti nocivi dei raggi solari. “Le indicazioni relative all’effi cacia dei prodotti per la protezione solare dovrebbero essere semplici e facilmente comprensibili e fondarsi su criteri identici al fi ne di aiutare il consumatore a confrontare e a scegliere il prodotto giusto per una data esposizione e per un determinato tipo di pelle” (Raccomandazione della Commissione del 22 settembre 2006). “È necessario, in particolare, che le informazioni relative al grado di protezione dai raggi ultravioletti, sia UVA che UVB, siano riportate in maniera uniforme, per facilitare la scelta del prodotto.” (Ministero della Salute).

NUOVI CONCETTI FORMULATIVI DI PRODOTTI COSMETICI PER VEICOLAZIONE TRANSDERMICA

I settori della cosmetica e della medicina estetica hanno subito negli ultimi anni un notevole sviluppo, sia dal punto di vista qualitativo sia sotto il profilo della diffusione commerciale, e quindi dell’utilizzo da parte del consumatore.
La domanda che ci si pone di frequente è molto semplice, ma purtroppo la risposta è spesso confusa: cosa contraddistingue un cosmetico da un analogo prodotto, denominato cosmeceutico? E ancora: qual è la differenza fra questi prodotti e un dispositivo medico (marchiato quindi CE)? La Direttiva Comunitaria n.713 e successivi aggiornamenti, definisce cosmetico "un prodotto o una sostanza, diversa da un farmaco, destinato a essere applicato sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni), oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli e mantenerli in buono stato.
I prodotti cosmetici non hanno finalità terapeutiche né possono vantare attività terapeutiche".
Con il termine cosmeceutico si intende un prodotto che risponde alle direttive comunitarie al pari di un cosmetico, ma che si distingue da quest’ultimo grazie alle sue peculiarità, che comprendono in primis criteri di produzione e di con- trollo qualità, simili o tipicamente in uso nel settore farmaceutico; come un tradizionale cosmetico, esso non può vantare finalità terapeutiche, ma può essere utilizzato con efficacia in abbinamento con apparecchiature medicali, che non richiedano l’impiego di farmaci e che ne rendano più efficace la sua specifica funzionalità cosmetica.
Seppure cosmetici e cosmeceutici possano presentarsi in modo simile ai medicinali (pensiamo a una crema, un colluttorio, ecc.), la loro finalità d’uso è completamente diversa e non confondibile.
È infatti evidente che, nel caso in cui i principi attivi siano atti alla cura e alla prevenzione e posseggano finalità terapeutiche, si stia facendo riferimento a prodotti del settore farmaceutico, regolati da una normativa completamente differente.